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Proteine in polvere: a cosa servono e quando assumerle

Estratte dal latte o contenenti albume d’uovo, ideate per i vegani o a base di idrolizzato di carne di manzo, le proteine in polvere sono sicuramente l’integratore alimentare “per sportivi” più venduto.

Ideate con l’intento di sopperire a carenze e stati patologici causa di cachessia, oggigiorno gli integratori proteici vengono utilizzati, anche dai sedentari, al fine di ritrovare la forma ed il benessere perduto.

Se fino a poco tempo fa queste miscele venivano consumate solamente dai bodybuilders come sostegno all’anabolismo, ovvero la crescita di tessuto muscolare, sempre più spesso detti macronutrienti vengono consigliati anche per finalità connesse con il dimagrimento e più in generale salutistiche.

A patto che siano ad alto valore biologico e altamente biodisponibili, dunque in grado di essere totalmente assimilate ed utilizzabili dall’organismo, le proteine in polvere possono facilitare sia l’aspetto estetico, aiutandoci ad ottenere un fisico più asciutto e muscoloso, e sia il sistema immunitario, sostenendolo a contrastare l’aggressione degli agenti patogeni esterni, virus, batteri e parassiti.

A cosa servono le proteine in polvere

Elevare l’apporto di proteine in polvere nella dieta significa migliorare la prestazione sportiva e l’aspetto estetico. Non è un caso che gli atleti di fitness ed i professionisti, assumano puntualmente uno shaker proteico in alcuni importanti momenti della giornata. Senza soffermarsi troppo su benefici e tipologie della dieta iperproteica, aspetti che possono essere approfonditi andando su questo sito, l’assunzione di una miscela proteica in polvere può essere utile nei seguenti casi:

  • accelerazione del metabolismo, poiché elevando la quota proteica giornaliera “spingiamo” il nostro metabolismo a consumare più calorie, ottenendo benefici in termini di composizione corporea (rapporto tra massa magra e adipe) e quindi di dimagrimento;
  • incentivano la crescita muscolare fornendo nutriente per la ricostruzione di cellule e tessuti danneggiati. Come risaputo, i muscoli crescono solamente per adattamento, ossia dopo aver subito un danno tissutale solitamente indotto con lo sforzo fisico. In tal contesto entrano in gioco gli aminoacidi, piccoli “mattoncini” che formano le fibre, aventi funzioni “plastiche”, ovvero rigenerative delle fibre;
  • proteggono il tessuto magro dal catabolismo, ossia l’utilizzo degli aminoacidi muscolari per finalità energetiche e altri scopi diversi, appunto, da quelli “plastici”. Infatti, in assenza o carenza di determinati nutrienti, o a seguito di pesante ed intenso stress psicofisico determinante rilascio di ormoni cortisteroidei come il cortisolo, il nostro organismo preleva gli aminoacidi necessari dalle fibre, causando notevole diminuzione del volume muscolare;
  • migliorano la prestazione fisica sostenendo e riducendo i tempi di recupero attraverso la mediazione ed il rilascio di importanti ormoni anabolici quali IGF-1 ed Insulina, composti che svolgono gran parte della loro funzione nell’immediato post workout e durante le ore di sonno profondo. Ecco perchè il consumo degli shaker proteici viene solitamente suggerito dopo lo sforzo fisico e prima di andare a dormire. Proprio per supportare la cosiddetta “finestra anabolica” e il ricambio cellulare notturno. Il primo si manifesta nel post allenamento ed è un arco temporale in cui l’organismo riesce ad assorbire ed utilizzare un quantitativo maggiore di nutrienti rispetto a qualunque altro momento, il secondo, invece, avviene normalmente nell’organismo durante le fasi REM del sonno e coincide con il rilascio di tutti gli ormoni anabolici (GH e Testosterone inclusi) necessari per la rigenerazione dei tessuti.

Infine il sistema immunitario, peculiarità determinante per il mantenimento del normale stato di salute e benessere che necessita, come ora vedremo, di ulteriori approfondimenti.

Come alzare le difese immunitarie con le proteine in polvere

Sentiamo spesso parlare di vitamine, multivitaminici ed estratti immunostimolanti per elevare le difese dell’organismo, tralasciando l’importanza di una corretta ed adeguata assunzione protidica.

Le proteine sono alla base del nostro sistema immunitario e lo riforniscono di nutrienti fondamentali. Specie se il protide assunto possiede un elevato valore biologico, dato che ne attesta la quantità di azoto effettivamente assorbito al netto delle perdite urinarie, fecali, cutanee etc.., possiamo ottenere vantaggi in grado di supportare subito un organismo debilitato. L’esempio è quello delle proteine del siero di latte, fonte proteica che si caratterizza non solo per l’elevato contenuto di BCAA (aminoacidi ramificati), ma anche per la presenza di importanti frazioni proteiche ed aminoacidi immunostimolanti come la glutammina (sotto forma di acido glutammico). Tra le più importanti componenti immuno-coadiuvanti del latte, citiamo:

  • Immunoglobuline, anticorpi contenuti naturalmente nel plasma sanguigno dell’animale, denominate IgG1, IgG2, IgA e IgM. Sostengono le naturali difese dell’organismo e possiedono peculiarità antimicrobiche capaci di neutralizzare tossine, virus e batteri;
  • Glicomacropeptide (GMP), peptide biologicamente attivo ideale per la salute dell’apparato digerente ed in particolare intestinale, centro nevralgico del sistema immunitario umano. Espleta azione anti-microbica e virale migliorando, al contempo, l’assimilazione del calcio;
  • Lattoferrina, ultimamente venuta alla ribalta per la sua potenziale azione Anti-Covid, trattasi di una proteina in grado di legarsi al ferro aumentandone l’assorbimento e trasporto. Il suo effetto immunostimolante è inoltre dimostrato dalle sua qualità anti-microbiche, anti-virali e anti-cancro. Evidente è la sua capacità di inibire diversi microrganismi, tra cui funghi, batteri, lieviti, parassiti, escherichia coli, HIV, herpesvirus ed epatite C. Inoltre, a sostegno della sua efficacia, evidenziamo l’attività probiotica, stimolando la crescita di batteri benefici nel tratto intestinale.

Tornando invece al profilo aminoacidico, gli aminoacidi glutammina e cisteina, abbondantemente presenti nelle proteine del siero di latte, determinano un’azione rinforzante e disintossicante. Il primo è infatti il substrato energetico essenziale utilizzato dalle cellule deputate alla difesa dell’organismo, in particolare linfociti e macrofagi.

La cisteina è invece fondamentale per la rigenerazione del glutatione, unico antiossidante endogeno (autonomamente prodotto dall’organismo) avente compiti rigenerativi e disintossicanti. In parole semplici favorisce l’equilibrio omeostatico (capacità di autoregolazione degli esseri viventi) garantendo la funzionalità di tutti gli organi e più in particolare di quelli emuntori, con predilezione per il fegato.

Gli incoraggianti risultati di un importante studio condotto dalla Ohio University sulle cellule prostatiche umane, consentono al direttore della ricerca,  Dr. Rosemary L. Walzem, RD, Ph.D. direttore del Center for Nutrition, Healt and Food Genomics alla Texas A&M University di dichiare che: “Le proteine del siero di latte sono un’ottima fonte di cisteina e la cisteina può trasformarsi in glutatione nell’organismo“.

Quando assumere le proteine in polvere

Come già affermato in precedenza, possiamo sfruttare le proprietà di un integratore proteico di qualità per migliorare il tono muscolare rifornendo il corpo di importanti aminoacidi strutturali ed anche per sostenere il benessere dell’organismo a 360 gradi. L’importante è assumere fonti proteiche nobili, come appunto il siero di latte, l’ovoalbumina, ma anche alcuni mix vegetali completi.

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