Se sei alla ricerca di informazioni sulla prostatite allora sei nel posto giusto per te. In questo articolo infatti andremo a vedere tutto quello che c’è da sapere su quest’ultima, dai sintomi alle cause, fino alle possibili cure.
Quando parliamo di prostatite facciamo riferimento a un’infiammazione della prostata caratterizzata principalmente dal gonfiore della ghiandola. In alcuni casi, l’infiammazione può interessare anche le zone circostanti.
Cos’è la prostata?
La prostata è una ghiandola dalla forma simile a quella di una castagna e appartiene al sistema riproduttivo maschile. Risulta essere fondamentale per la fertilità maschile appunto ed è caratterizzata da due lobi. In alcuni casi, questa ghiandola può andare incontro ad infiammazione, dando vita alla prostatite. Quest’ultima può essere di due tipi: acuta, che insorge in maniera improvvisa e dura per un breve periodo, o cronica, che invece tende a svilupparsi lentamente ma a durare più a lungo.
Prostatite: quali sono i primi sintomi?
Riconoscere la prostatite non è sempre semplice, soprattutto perché i sintomi non sono sempre uguali. Questi ultimi infatti, possono essere diversi a seconda della causa. Tuttavia di seguito, vedremo una lista di sintomi che se presenti insieme contemporaneamente potrebbero essere un vero e proprio campanello d’allarme.
- Bruciore o dolore durante la minzione
- Difficoltà a urinare
- Minzione molto frequente, in particolar modo durante le ore notturne
- Sangue nelle urine
- Dolore al pene e/o ai testicoli
- Dolore e fastidio durante l’eiaculazione
- Sensazione di svuotamento incompleto
Prostatite: cause e fattori di rischio
Come abbiamo avuto modo di vedere, i sintomi della prostatite possono variare in base alla causa. Ciò vuol dire che le cause di questa infiammazione sono molteplici. Tra le cause principali possiamo trovare disordini intestinali dovuti ad un’alimentazione scorretta, ma anche pratiche sessuali scorrette.
Alla base della prostatite inoltre, ci potrebbero essere disfunzioni del sistema immunitario, ma anche la composizione chimica dell’urina è un fattore. Da non sottovalutare inoltre eventuali danni alla zona pelvica ma anche l’aspetto mentale, poiché stati di ansia e stress possono contribuire all’insorgere dell’infiammazione.
I fattori di rischio sono invece:
- Età
- Famigliarità
- Microtraumi
- Stile di vita
- Diagnosi della prostatite
Per riuscire a diagnosticare la prostatite, i medici fanno affidamento ad esami fisici ed esami medici.
Lo scopo dei primi è quello di andare a controllare il getto uretrale o la presenza di eventuali gonfiori e linfonodi. Tra gli esami medici utili per diagnosticare l’infiammazione invece troviamo le analisi del sangue, gli esami delle urine, la cistoscopio e l’analisi dello sperma. Quest’ultimo consente di rilevare la quantità e la qualità dello sperma e attraverso questo si può osservare se c’è un infezione o eventuale presenza di sangue.
Come curare la prostatite
Il trattamento della prostatite dipende principalmente dalla tipologia di infiammazione: nel caso di quella batterica acuta, solitamente l’urologo prescrive dei semplici antibiotici. Per riuscire a risolvere il problema, in linea di massima è sufficiente assumere antibiotici per via orale per circa due settimane. Tuttavia, siccome dopo la prostatite si è più propensi ad una recidiva, le cure vengono spesso e volentieri prolungate per circa 6-8 settimane.
Inoltre, è consigliabile ridurre l’assunzione di sostanze quali alcolici e caffeina che possono contribuire all’irritazione della vescica e allo stesso tempo incrementare l’assunzione di acqua.
Per maggiori informazioni, clicca qui.