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Mutismo selettivo: cos’è e come riconoscerlo

Il mutismo selettivo è un disturbo psicologico poco noto e che in genere viene annoverato tra i disturbi d’ansia sociale. Solitamente le persone affette da questa patologia non parlano, oppure lo fanno ma solo con alcune persone (la famiglia, un amico immaginario, ecc.). Il mutismo selettivo viene riscontrato specialmente nei bambini in età prescolare, ma spesso le caratteristiche di questo disturbo possono manifestarsi anche in persone di età maggiore e persino adulte.

Spesso può capitare che il mutismo selettivo venga scambiato come semplice timidezza o con una comune insicurezza del bambino di fronte a gruppi di persone sconosciute. In realtà si tratta purtroppo di un disturbo sociale che colpisce un gran numero di persone, e che nell’afasia volontaria del soggetto nasconde un grave disagio che in alcuni casi può rendere la vita piuttosto complicata.

Come riconoscere il mutismo selettivo

Il mutismo selettivo è facilmente riconoscibile nei soggetti adulti, meno invece nei bambini perché esso può essere scambiato per timidezza o in un ritardo nella loquacità, che ovviamente può variare da soggetto a soggetto. Di solito è possibile riscontrare questo disturbo quando il bambino ha atteggiamenti poco equilibrati nei contesti sociali, come a scuola o al parco-giochi: tendenzialmente i piccoli affetti da questo tipo di disturbo si rivolgono solo ai genitori o alle persone più intime, mentre evitano qualsiasi contatto verbale con sconosciuti o persone nuove rispetto alla cerchia familiare (maestre e compagni compresi).

Sia nel bambino sia nell’adulto, il mutismo selettivo può indurre a tutta un’altra serie di meccanismi psicologici svantaggiosi o di grave complessità: in presenza di persone con cui il soggetto non fosse in grado di comunicare esso potrebbe evitare di manifestare persino un malessere o qualsivoglia tipo di esigenza. Spesso le persone affette da questa patologia e seguite da un terapista arrivano a descrivere la sensazione provata come una reale forma di afasia, e più precisamente descrivendo la loro impossibilità di parlare “come se le parole morissero in gola.” In realtà sono persone assolutamente in grado di comunicare, e spesso nascondono un immaginario florido e ricchissimo rispetto a quello che riescono a malapena a far trapelare a causa del disturbo.

Quali sono le cause e come cercare una soluzione

Non è chiaro se esistano cause univoche per i soggetti affetti da mutismo selettivo, quel che è certo è che nonostante il disagio sia identico di caso in caso, spesso è possibile riscontrare dei parametri comuni per riconoscerlo. Ad esempio i bambini con questo disturbo sono per la maggiore cresciuti in ambienti ristretti o a contatto con le sole figure genitoriali. In altri casi è possibile che un disturbo d’ansia sociale di questa entità possa manifestarsi a causa di un trauma o di insicurezza molto forte.

La cosa migliore da fare è cercare sempre di trattare con delicatezza i soggetti affetti da questo tipo di patologia e affidarsi alle cure e ai consigli di uno psicologo, come psicologogiancola.it, senza mai cercare di provocare con autorità una reazione da parte del soggetto affinché parli. Spesso nei bambini in età prescolare questo tipo di disagio si sblocca naturalmente dopo i primi contatti con gli altri coetanei, ma se così non fosse è consigliabile fin da subito affidarsi alle direttive di uno specialista per poter seguire ogni singolo caso nel migliore dei modi.

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