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Impianto dentale: ecco le malattie che ne possono derivare

L’impianto dentale viene chiamato così per indicare il dente finto che occorre installare in alcuni casi in cui quello reale sia caduto o fosse soggetto a problemi.

Nel caso lo si debba sostituire, quello fittizio viene realizzato dal professionista in resina oppure in ceramica, mentre la vite che lo aggancia all’osso della mandibola sarà in titanio.

A quanto pare però negli ultimi anni stanno aumentando sempre di più le problematiche relative all’impianto, con conseguenti infezioni non solo alle gengive, ma proprio agli stessi denti finti che vengono installati da parte del dentista.

Il problema deriva in modo particolare da 2 disturbi: la “mucosite peri-implantare” e la cosiddetta “peri-implantite”.

 Cos’è l’impianto dentale

 L’impianto dentale deve essere svolto ed installato solo ed esclusivamente dal dentista, che si trova ad agire con mezzi specifici e che inserirà nell’osso della mandibola del paziente un dente finto.

Quest’ultimo può essere di vari materiali, i quali variano a seconda del tipo di osso che possiede il paziente.

Una volta che quest’ultimo avrà ottenuto l’impianto, di solito dovrebbe tornare dal professionista per svolgere almeno 3 o 4 controlli all’anno, anche perché un impianto non è detto che duri per sempre.

Tale durata infatti può essere varia anche a causa delle malattie che insorgono proprio per la presenza del dente finto nella bocca. In particolare sono due le problematiche che possono colpire il soggetto: una si chiama “mucosite peri-implantare” e l’altra invece è la cosiddetta “peri-implantite”.

Le caratteristiche delle malattie

Quando si instaura un dente finto, si deve pensare che si tratta di un impianto endosseo osteointegrato, cioè esiste una vera e propria vite in titanio, che terrà il dente fittizio collegato all’osso della mandibola del paziente.

Ci sono però le due malattie già indicate precedentemente che possono sempre essere in agguato, soprattutto se non si procede con un tipo di igiene continua.

La prima, la mucosite peri-implantare è reversibile, cioè si può curare e si tratta di un’infiammazione che colpisce la gengiva che avvolge il dente finto.

La seconda tipologia di malattia invece, la peri-implantite è di gran lunga più grave e rischia di far proprio cadere il dente impiantato, anche perché va proprio a colpire anche i tessuti presenti nella parte più profonda della gengiva. In questo modo, quest’ultima perde forza.

Per evitare tutto ciò, gli esperti consigliano prima di tutto di continuare sempre ad evitare la formazione della placca e del tartaro. Tali disturbi possono essere allontanati continuando a lavare i denti in modo regolare e periodico, garantendo la presenza di un’ottima igienizzazione.

Oltre a questo, l’ideale sarebbe anche svolgere una visita di controllo dal dentista, in modo che quest’ultimo possa verificare se l’impianto possa ancora tenere, oppure se si stiano verificando dei problemi.

I controlli sono infatti importantissimi, anche perché altrimenti si rischia di incorrere nello stesso problema causato dalla parodontite, malattia che fa direttamente perdere i denti, perché infiamma le gengive e fa perdere loro le forze.

Sempre meglio quindi rivolgersi ad un professionista, per poter verificare che il proprio impianto dentale non abbia problemi del genere.

 

 

 

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