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Dentista: come si sceglie quello giusto?

Una delle domande più frequenti quando ci si trova di fronte alla scelta del dentista al quale affidarsi é: come scegliere quello giusto?

Domanda lecita, se si pensa a quanti professionisti operano nel settore. Il concetto chiave per non sbagliare è quello che prevede di affidarsi a uno specialista che sia preparato e serio, proprio come lo staff dello Studio Dentistico Sante Vassallo.

Si tratta del primo step perché sempre troppo spesso nel settore operano falsi dentisti che creano gravi danni alla bocca dei loro pazienti. Per essere certi che il dentista scelto sia iscritto all’albo professionale basterà entrare nel sito della Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e inserire il suo nome.

La seconda regola è quella di diffidare da quei professionisti che garantiscono miracoli. Non sempre è possibile risolvere il problema in poco tempo e con una spesa ridotta. L’importante è che il medico lo preannunci al paziente che così sarà in grado di poter decidere come meglio crede per le sue condizioni e per la sua patologia.

Non si può sottovalutare l’igiene dello studio. Stessa cosa vale per l’attrezzatura. Nel dettaglio, gli ambienti devono essere puliti e gli strumenti altamente sterilizzati. Se si ha qualche dubbio è necessario cambiare idea e rivolgersi a qualche altro dentista. L’immagine dello studio è di fondamentale importanza.

Le abitudini degli italiani

Inutile negarlo, gli italiani hanno un rapporto difficile con il dentista. Vanno poco a fare i controlli, nonostante la frequenza dovrebbe essere ogni sei mesi. Secondo recenti studi di settore sono solo il 38% gli italiani che vanno regolarmente dal dentista. Per regolarmente si intende almeno una volta l’anno. Il 33% sono gli italiani che si lavano poco i denti, soltanto una volta al giorno. Il 25% quelli che li lavano solo quando hanno tempo o se lo ricordano.

Il risultato di questo comportamento non è affatto rassicurante. Sembra, infatti, che solo 3 persone su 10 in Italia mantengano tutti i propri denti naturali dopo i 40 anni. Altro dato emerso è quello che sottolinea che tra chi ha perso almeno un dente, solo il 27% è intervenuto per ripristinare i denti mancanti. Insomma, una situazione per niente rassicurante, questo è certo.

C’è da dire che per quanto riguarda gli scarsi controlli dal dentista la causa maggiore è quella legata al fattore economico. L’82% rinuncia alla cura dei denti esclusivamente per motivi economici.     Dato curioso è quello che riguarda la soddisfazione degli italiani, molto scarsa per quanto riguarda il colore dei propri denti.

Perché il dentista

Non soltanto per un controllo. I motivi per cui si decide di recarsi dal dentista sono numerosi.

Il primo è sicuramente quello della visita e della pulizia dei denti professionale, seguito dalle cure per ristabilire i denti, riabilitazione funzionale e le estrazioni. Non manca, tra i motivi frequenti per cui si fa visita al dentista, neanche la soluzione degli apparecchi odontoiatrici, non solo in età pediatrica, anche da adulti per rimediare a qualche difetto congenito a cui non si è potuto pensare prima o del quale nessuno specialista si era ancora accorto.

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