Che cos’è l’alluce valgo?
L’alluce valgo è una deformazione ossea che indirizza il primo dito del piede verso le altre dita, provocando lo spostamento della base dell’alluce verso l’esterno a causa di un infiammazione della borsa mucosa. Si tratta di una patologia che colpisce prevalentemente le donne tra i quaranta e i sessanta anni, ma può manifestarsi anche nei bambini, nei giovani e negli uomini più adulti. Non bisogna trascurarlo, poiché l’avanzamento della patologia potrebbe provocare gravissimi danni fino ad arrivare anche a casi invalidanti.
Cause e sintomi
L’alluce valgo può essere causato da diversi fattori: predisposizione naturale, malformazione congenita, il sovrappeso, traumi del piede o semplicemente l’utilizzo di calzature inadatte, infatti un uso prolungato di tacchi alti provoca la malformazione articolare del piede. Per quanto riguarda i sintomi, variano da persona a persona e spesso possono non manifestarsi subito. Nella maggior parte dei casi, si avverte un po’ di dolore accompagnato da arrossamento e gonfiore alla base dell’alluce e la pelle tende a diventare più spessa. Quando l’infiammazione peggiora, il dolore aumenta e possibilmente si andranno a compromettere le funzionalità dell’anca e del ginocchio provocando in seguito, calli sulla pianta del piede ed un modo di camminare scorretto.
Prevenzione e cura
Se preso in tempo, è possibile prevenire l’alluce valgo. Negli altri casi, quando il dolore è molto forte, bisogna ricorrere ad un intervento chirurgico. Quest’ultimo può essere fatto tramite due tecniche:
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- Una nuova tecnica percutanea (PBS): meno invasiva e dolorosa, ha un’efficacia maggiore ed è accompagnata da un’anestesia locale. Per riallineare le ossa, durante l’operazione, verranno inserite delle piccole frese tramite dei fori, che provocheranno delle micro fratture; quest’ultime guariranno poi autonomamente e il paziente potrà camminare fin da subito e in poco tempo riuscirà ad acquisire nuovamente tutte le funzionalità del piede. Uno dei vantaggi di questo rapido e semplicissimo intervento è che non vi sono gravi ferite e il dolore post operazione, spesso, è assente; inoltre, per una ventina di giorni, il paziente dovrà tenere il bendaggio.
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- Bunionectomia: classico intervento chirurgico che prevede l’intervento diretto sull’osso in seguito all’apertura dei tessuti e della cute.
I benefici della tecnica percutanea sono: recupero rapido, intervento veloce (15-20 minuti), assenza totale di cicatrici, immediata deambulazione (subito dopo l’intervento il paziente riuscirà a camminare), assenza di complicanze post operatorie.
Come è stato detto precedentemente, la rapidità d’intervento permette di alleviare il dolore ed evitare che l’alluce valgo degeneri. Per fare ciò, è necessario adottare alcuni comportamenti corretti e cambiare, in parte, il proprio stile di vita. Innanzitutto bisogna dire addio alle scarpe con la punta stretta, ai tacchi alti, alle infradito e alle ballerine; le scarpe adatte devono avere una comoda e ampia punta e possibilmente un plantare correttivo. È consigliato utilizzare cuscinetti, tutori e cappucci in silicone che separano (senza arrecare fastidio) le dita dei piedi, permettendo di equilibrare il peso del corpo.
Inoltre, per alleviare il dolore è utile mettere del ghiaccio sulla parte in questione o, dopo essersi rivolti ad un medico, si possono assumere dei farmaci antinfiammatori (non steroidei-FANS).
Alle volte ci si può rivolgere anche ad un fisioterapista che cercherà di migliorare la situazione tramite degli esercizi di stretching: risulta utile camminare a piedi scalzi per favorire il rafforzamento dell’articolazione.
Per la diagnosi della patologia, solitamente, è sufficiente recarsi dal dottore, fare una radiografia ed un esame clinico del piede; se la situazione non è chiara, è possibile ricorrere ad un esame baropodrometico che permette di misurare e individuare (sul piede) la distribuzione dei carichi.
Esistono anche dei rimedi naturali in grado di alleviare i sintomi dell’alluce valgo, per esempio i massaggi: bisogna riempire una bacinella con acqua calda e aggiungere olio essenziale di zenzero, di lavanda, di curcuma o di mandorle e, massaggiare la zona interessata.
L’intervento è doloroso?
Con l’intervento chirurgico tradizionale, il dolore persisterà per i primi tre giorni e sarà necessario l’uso di analgesici; mentre, con la tecnica percutanea si avvertirà un leggero fastidio, ma il dolore sarà tollerabile o addirittura assente.
È importante ricordare che dopo l’intervento non sarà possibile guidare per almeno una ventina di giorni, per fare riposare il piede ed evitare uno spostamento anomalo delle fratture.