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    Categories: Salute

Come Calcolare la Frequenza Cardiaca

Monitorare la frequenza cardiaca è da sempre una buona abitudine perché ti permette di tenere sotto controllo il tuo stato di salute in pochi minuti.

Prima di scoprire quali sono i metodi più utilizzati per il calcolo è importante sapere che la frequenza cardiaca viene calcolata in BPM, ovvero in battiti al minuto e che può essere misurata anche senza l’aiuto di uno strumento.

 

Misurare la Frequenza Cardiaca con la Mano

Il metodo più semplice ed utilizzato in assenza di strumenti adeguati è senza dubbio l’uso delle dita.

Per cominciare sarà necessario prefissarsi un’unità di tempo, ad esempio 60 secondi (un minuto) ed avere a disposizione un orologio o un timer che ci permetta di tenere sotto controllo il tempo che passa in maniera corretta. Qualora fosse disponibile una seconda persona potreste scegliere di farvi aiutare facendo partire il timer al vostro posto, per avere una misurazione ancora più precisa, poiché vi permetterà di non contare contemporaneamente sia i battiti che i secondi.

Aiutandovi ora con l’indice e con il medio della mano destra premete sul polso sinistro fino a quando non sentirete il vostro battito cardiaco. Fate partire ora il timer per 60 secondi e contate il numero di battiti fino allo scadere del tempo.

Qualora invece si decidesse per un’unità di misura di 10 secondi vi basterà prendere in considerazione i battiti ottenuti in quel lasso di tempo e moltiplicarlo per 6, ottenendo così il numero di battiti al minuto.

 

Calcolo Frequenza Cardiaca con Stetoscopio

Lo stetoscopio non è uno strumento presente in tutte le nostre case ma qualora fosse disponibile vi permetterebbe sicuramente di semplificare il calcolo della frequenza cardiaca.

Lo stetoscopio altro non è che lo strumento che utilizzano i medici per la misurazione del battito cardiaco e viene utilizzato perché permette di ascoltare molto chiaramente ogni singolo battito che, grazie allo strumento viene amplificato.

Per utilizzarlo basterà poggiare il diaframma dello stetoscopio, ovvero la parte tonda più ampia, sul polso, sul petto, sulla carotide del collo o sulle tempie e cominciare a contare i battiti, utilizzando sempre un’unità di misura. Otterremo anche in questo caso i nostri BPM.

 

Misurazione con Metodi Alternativi

Grazie alle nuove tecnologie, è diventato sempre più semplice calcolare la nostra frequenza cardiaca. Basta pensare per esempio al misuratore elettronico della pressione arteriosa (come quelli presenti sul sito Medvet) che fornisce anche i battiti al minuto, ma anche smartwatch o braccialetti sportivi che offrono tra le tante funzioni, anche quella di misurare il battito cardiaco.

Questi dispositivi oltre a misurare i BPM costantemente, ti permettono di registrare i dati dandoti così la possibilità di monitorare la tua situazione e di valutare eventuali anomalie.

 

I Battiti al Minuto

È consigliabile calcolare la propria frequenza cardiaca in uno stato di riposo, ovvero non dopo aver fatto sforzi o movimenti eccessivi, per evitare di ottenere dei valori che non corrispondano a quelli reali.

Ma quanti sono normalmente i battiti al minuto in un adulto?

Precisiamo che vi sono dei fattori, come ad esempio il genere (uomo o donna) che fanno oscillare leggermente questo valore, ma possiamo dire che generalmente, in una condizione di riposo, i battiti cardiaci in un minuto dovranno essere compresi tra 60 e 100. In caso di valori più alti o più bassi è consigliabile contattare il proprio medico di base.

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