Il compito dello psicologo è quello di occuparsi di interventi di diagnosi e cura dei disagi che si manifestano a livello emotivo e psichico. Naturalmente uno psicologo si occupa anche di interventi di prevenzione che riguardano la sfera emotiva, fornendo sostegno psicologico ad individui o gruppi che si trovano in difficoltà. La principale attività di questo professionista comprende lo studio e l’analisi dei processi mentali, sia quelli che accadono a livello inconscio sia quelli che si manifestano al livello della consapevolezza. Il fine principale del lavoro dello psicologo è quello di portare ad un miglioramento del benessere relazionale e sociale.
Quali strumenti utilizza lo psicologo
Lo psicologo, come lo psicologo Giulio Borla, utilizza diversi strumenti per portare avanti la sua attività, fra i quali per esempio il counselling psicologico e le consulenze, che possono riguardare anche il campo della sessualità.
L’attività principale attraverso cui si esplica l’azione di questo professionista è il colloquio psicologico, che ha come obiettivo il raggiungimento della conoscenza della persona e del suo funzionamento psichico.
Lo psicologo si dedica ad attività di osservazione e di ascolto e può utilizzare degli specifici test che lo aiutano a definire il quadro della personalità del paziente, che comprende sia gli aspetti emotivi che quelli razionali e comportamentali.
Molto importante è la relazione che si instaura tra lo psicologo e il paziente, per raggiungere anche quella che potrebbe essere definita come “salute psicologica”.
Di che cosa si occupa lo psicologo
Ci sono vari ambiti di specializzazione in cui lo psicologo può operare. Per esempio spesso questo professionista interviene nel caso in cui il paziente soffra di ansia, di attacchi di panico o di disturbi dell’umore. Sono differenti infatti i disagi verso cui si rivolge l’attività dello psicologo, come per esempio la depressione, l’anoressia o la bulimia, tipici disturbi legati al campo dell’alimentazione.
Lo psicologo si può occupare anche dell’infanzia e dell’adolescenza, nel campo di quella che può essere definita psicologia infantile, di traumi, di problemi che interessano la coppia e la famiglia e a volte anche di stress legato allo svolgimento di alcune attività lavorative.
Inoltre lo psicologo è attivo anche nel campo della riabilitazione, fornendo supporto psicologico per recuperare le competenze emotive, cognitive e relazionali in varie situazioni problematiche.
Come diventare uno psicologo
Come si fa per diventare uno psicologo? Per esercitare questa professione è necessario essere laureati in psicologia o scienze e tecniche psicologiche e poi completare gli studi svolgendo dei tirocini di tipo professionale.
Molto importante è il corso di studi che fornisce tutte le nozioni di teoria e di metodologia fondamentali per svolgere la professione di psicologo. Infatti durante il corso di studi a livello universitario il futuro psicologo si occupa di studiare psicologia generale, sociologia, psicometria, psicologia dello sviluppo, tanto per fare alcuni esempi.
Poi c’è il periodo di pratica e per esercitare la professione vera e propria è necessario iscriversi all’albo degli psicologi, avendo superato l’esame di Stato che permette di acquisire l’abilitazione.
Gli sbocchi lavorativi dello psicologo
Lo psicologo di solito lavora come libero professionista. Può svolgere la sua professione nel settore privato, per esempio aprendo uno studio di consulenza psicologica. Può essere impiegato in aziende, comunità terapeutiche oppure le sue competenze possono trovare applicazione nel lavoro per alcuni enti.
Inoltre può svolgere il suo lavoro presso i servizi del Sistema Sanitario Nazionale, come gli ospedali o i consultori, e può lavorare anche nelle carceri o nelle strutture di accoglienza. Ma sono tantissimi gli ambiti in cui i laureati in psicologia possono trovare sbocchi lavorativi, come per esempio nel mondo della scuola o in generale nel mondo delle risorse umane, nel mondo del marketing e in quello della comunicazione.