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Rassodare i glutei con lo step

Ecco un metodo infallibile per rendere i glutei tonici e scolpiti.

Per avere un lato B da fare invidia, contrariamente a quanto si pensa, non è necessario iscriversi in palestra o acquistare attrezzi particolarmente costosi che promettono di fare miracoli.

Anche piccoli esercizi quotidiani, se eseguiti correttamente e, in abbinamento ad una corretta alimentazione, possono permettervi di raggiungere il risultato sperato!

Come molti già sapranno un ottimo esercizio per rassodare i glutei è salire le scale: portando il peso del corpo dal gradino più basso a quello più alto, infatti, si coinvolgono e si fanno allenare sia il bicipite femorale che il gluteo ed anzi, se si scarica il peso sul tallone, sarà possibile circoscrivere il lavoro alla zona specifica tra il gluteo e la coscia.

Questo tipo di esercizio, che spesso si compie anche inconsapevolmente, è lo stesso che siamo chiamati a fare quando usiamo lo step o lo stepper.

Si tratta, quindi, di due metodi alternativi (o se volete cumulativi) parimenti efficaci per ottenere dei glutei tonici e sodi che potrete svolgere anche a casa.

Lo step: il vostro nuovo migliore alleato

I benefici dello step sono numerosissimi e non si limitano al solo rassodamento muscolare e alla perdita di peso.

Infatti, con quest’attrezzo, se adoperato correttamente, potrete rinforzare anche gli organi legati al sistema cardiovascolare, quali innanzitutto il cuore e i polmoni. Non è un caso che venga impiegato negli allenamenti cardio-fitness!

Lo stepper invece a differenza dello step si compone di due pedali antiscivolo che si muovono in alto e in basso.

In alcuni tipi di stepper compiono anche movimenti laterali.

Ci sono diversi tipi di stepper reperibili sul mercato a seconda delle vostre preferenze e, soprattutto, della vostra capacità di allenamento.

I modelli più semplici sono i ministepper, abbastanza compatti nelle dimensioni e quasi sempre dotati di computer di bordo che vi permettono di controllare l’allenamento, impostarne i parametri di intensità e forza e monitorare la frequenza cardiaca.

I ministepper obliqui, invece, permettono un movimento più completo non solo dall’alto al basso, ma anche lateralmente.

Si tratta di un’interessante miglioria, che li ha resi preferibili ai primi, soprattutto in considerazione del fatto che presentano un prezzo di pari importo.

Il modello più sofisticato di stepper presenta, invece, uno stabile telaio (che vi garantirà di utilizzare uno strumento maggiormente solido) costruito con materiali indistruttibili come l’acciaio.

Inoltre, questo stepper è dotato nella parte anteriore di un manubrio su cui potrete appoggiarvi e, grazie al quale, potrete mantenere l’equilibrio, evitando così una sollecitazione eccessiva delle giunture e rendendo il movimento più fluido.

Stepper: Posizioni e consigli di utilizzo dello strumento

Per poter beneficiare davvero di questo strumento e ottenere dei glutei invidiabili, è indispensabile utilizzarlo correttamente, considerando che un impiego errato dello stepper può causare dolori articolari, alle giunture e al ginocchio, oltre che risultare chiaramente inefficace.

Ricordate, dunque, di mantenere sempre la giusta posizione durante l’allenamento.

Una prima posizione, per così dire standard, è quella che prevede una postura verticale con la schiena dritta, il bacino inclinato in avanti e i muscoli addominali contratti.

Altre posizioni circoscrivono lo sforzo fisico su alcune specifiche parti del corpo, così sollecitando determinati muscoli: ad esempio, se sopra i pedali mettete le punte anziché i talloni allenerete i polpacci.

Se adottate una posizione leggermente inclinata, solleciterete di più i muscoli posteriori della coscia.

Per non inclinare troppo il busto, evitate di afferrare con forza il manubrio e tentate di appoggiarvi ad esso solo leggermente, mantenendo sempre la schiena bene eretta.

Infine, è bene chiarire che se non siete particolarmente avvezzi all’esercizio fisico, è meglio non iniziare immediatamente l’allenamento con programmi intensi.

È molto optare per quelli più blandi aumentando poi gradualmente l’intensità e la velocità del movimento.

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