In questo articolo parleremo di una pratica che riguarda la medicina alternativa. Si sa, questo genere di cose trova sia adulatori che critici. Un campo molto divisivo su sui si schierano due fazioni contrapposte.
La prima crede che sia tutta una truffa e che non producano alcun beneficio. La seconda, invece, pensa che possa essere un’alternativa – o, comunque, un buon affiancamento – alla medicina tradizionale.
Come spesso succede, la verità sta nel mezzo. E qui parleremo della pranoterapia. Una pratica che si sta diffondendo sempre di più.
Che cos’è la pranoterapia?
Cominciamo dall’inizio, cioè su cos’è la pranoterapia. In pratica, si tratta di una tecnica che coinvolge le mani – in particolare la loro imposizione – dove si trova la parte del corpo che genera dolore o, comunque, malata.
Lo scopo di questa tecnica è quella di provvedere alla guarigione del paziente attraverso una sorta di passaggio di energie tra colui che pratica la pranoterapia e la persona che lo ‘subisce’.
Tanto che già il nome dice praticamente tutto. Deriva da ‘prana’ (che vuol dire ‘soffo vitale’) e terapia.
Come si può immaginare, questa pratica deriva da un ramo della religione, in particolare dell’induismo, che si dedica principalmente alla cura dello spirito. Ma, comunque, diversi pranoterapeuti (questo il nome di chi si cimenta in questa pratica) attua la tecnica anche per guarigioni dal punto di vista fisico.
Da premettere, però, che almeno fino ad adesso, la pranoterapia non ha trovato fondamento nella comunità scientifica. Questo non vuol dire che non lo possa trovare in futuro. I più conservatori, infatti, sostengono che si tratti principalmente di un effetto placebo che viene riversato sul paziente.
Quindi, i medici tradizionali mal consigliano la pranoterapia e non ne vogliono proprio sapere.
Come si esegue la pranoterapia?
L’esecuzione della pranoterapia può sembrare molto semplice se non si cambia l’impostazione del proprio cervello. Perché si parla di energie da trasmettere e non ci si può certamente ridurre al mero atto pratico.
Ovviamente, ci sono delle tecniche precise al riguardo ma molto fanno anche le sensazioni e le energie che vengono trasmesse.
Quindi si tratta di tratta di usare l’imposizione delle mani in maniera più o meno intensa a seconda del dolore che il paziente ha. Oltre che, ovviamente, delle origini del disturbo che può avere e per cui si è rivolto al pranoterapeuta.
Occhio che non tutti possono attuare questa pratica perché colui che la esercita, almeno stando a chi è nell’ambiente, ha una sorta di energia ‘superiore’ maturata nel tempo o per dono divino.
Solo lui, infatti, è in grado di donare quella energia che serve per far passare il dolore. Infatti, anche se tu dovessi imparare la tecnica ma non hai questa energia superiore, il risultato sarebbe nullo e la pratica non avrebbe alcun effetto.
Almeno nell’immediato. Piccola nota di merito: ogni seduta da un pranoterapeuta può avere un costo che oscilla tra le 50 e le 90€. Anche qui, dipende dal dolore. E anche dall’esperienza di chi farà la pranoterapia.