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Come si calcolano le settimane di gravidanza

Non a tutti è chiaro come si calcolano le settimane di gravidanza. Spesso, infatti, quando una donna è incinta, ci si domanda in che mese della gravidanza si trovi. In realtà, i medici non parlano di mesi, ma di settimane di gravidanza, in quando si tratta di un riferimento temporale più preciso.

Innanzi tutto, ciò avviene perché in realtà i mesi di gravidanza non sono nove, ma sono, più precisamente, dieci mesi lunari, ovvero 40 settimane. Inoltre, perché da una settimana all’altra possono esserci numerosi cambiamenti nel feto e nella sua crescita e avere un riferimento temporale più esatto è molto utile. Infine, perché la precisione del definire l’inizio della gravidanza è fondamentale anche per capire quando sarà la data presunta del parto.

Quando inizia la gravidanza?

A differenza di quello che si pensa comunemente, la gravidanza non si fa partire dal momento in cui avviene il concepimento, ma dal primo giorno dell’ultima mestruazione.

Di conseguenza, di solito nelle prime due settimane di gravidanza non è ancora avvenuto in concepimento. In genere, infatti, l’ovulazione si verifica a metà tra un ciclo mestruale e l’altro, quindi circa quattordici giorni dopo il primo giorno di mestruazione. Tuttavia, si tratta di un calcolo che non sempre trova riscontro nella realtà, in quanto non tutte le donne hanno un ciclo regolare e non sempre di ventotto giorni.

Pertanto, per quanto questo metodo possa sembrare strano, in realtà è indispensabile per avere dei punti di riferimenti certi, in quanto si conosce il giorno in cui è iniziata l’ultima mestruazione mentre non si può avere la certezza di quando ci sia stata l’ovulazione e di quando sia avvenuto il concepimento.

In questo caso, si parla dunque di età gestazionale ed è quella di riferimento a livello clinico, sia per fissare la data del parto presunto, sia per fissare le ecografie.

Età concezionale è invece quella che si calcola a partire dal concepimento e che, appunto, ha una minore valenza scientifica.

Discostamento tra età gestazionale e età concezionale

Talvolta, però, può succedere che l’età gestazionale venga corretta sulla base delle ecografie. Attraverso l’ecografia, infatti, si può osservare la crescita del feto e si possono notare differenze rispetto ai calcoli che si sono effettuati. Questo può capitare proprio perché la data del concepimento non è mai certa e può essere avvenuta in un periodo diverso da quello ipotizzato.

Le ecografie sono appunto strategiche per avere un quadro della situazione ancora più preciso: un parto cesareo, per esempio, si fissa non prima della 38° o 39° settimana, mentre, se si supera la 40° senza che ci siano le avvisaglie del travaglio, è opportuno indurre il parto.

Quanto dura mediamente la gravidanza?

Mediamente una gravidanza dura 40 settimane, che corrispondono a 280 giorni. Quindi, il termine della gravidanza verrà calcolato dopo 40 settimane a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione.

In genere, però, si considera a termine una gravidanza già a 38 settimane. Di solito, oltre le 42 settimane si induce il parto o, a seconda delle condizioni cliniche di partoriente e feto, si procede a un parto cesareo.

Di conseguenza si avrà:

  • Parto prematuro quando avviene fino alla 37° settimana compresa;
  • Parto a termine quando avviene dalla 38° settimana alla 40°;
  • Parto oltre il termine quando avviene dopo la 40° settimana.

Gli strumenti per calcolare le settimane di gravidanza

Lo strumento tradizionalmente utilizzato da medici e ostetriche per fare una calendarizzazione precisa di tutte le incombenze che ruotano attorno alla gravidanza è il regolo ostetrico.

Questo strumento è importante per fissare esami, visite ed ecografie, che vanno svolte in settimane specifiche della gravidanza, così come per avere chiara la data presunta del parto e per valutare la crescita del feto.

Il regolo è formato da due dischetti concentrici, l’uno sovrapposto all’altro. Nel disco esterno sono riportati tutti i giorni dell’anno divisi per mese, mentre in quello interno sono indicate le settimane di gravidanza. Facendo combaciare l’inizio della prima settimana di gravidanza con il primo giorno dell’ultima mestruazione, si potranno leggere molto semplicemente tutte le altre settimane di gravidanza.

Talvolta sul regolo, in corrispondenza delle settimane di gravidanza, sono inserite anche alcune indicazioni utili ai neogenitori.

Per chi, invece, desidera utilizzare uno strumento più rapido, ci sono numerose app e tool online che permettono di fare lo stesso calcolo e talvolta, addirittura, di proporre grafici e informazioni complete.

 

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