Devi preparare un esame? Leggi molto spesso libri di narrativa o di saggistica ma non riesci mai a capire bene tutto ciò che succede? Ecco per te alcuni trucchi per apprendere velocemente quello che stai leggendo. Sono piccoli suggerimenti che ti aiuteranno sicuramente nella comprensione e, soprattutto, ti faranno guadagnare un mucchio di tempo. Scopriamone alcune insieme
La visione d’insieme è fondamentale
Prima di cominciare ad approfondire il tutto, devi capire per sommi capi di cosa si sta parlando
Fermo restando che secondo una ricerca della Newcastle University’s School of Education, guidata dal professore di scienze del linguaggio James Law, è fondamentale che noi leggiamo ai bambini fin da piccoli per poter accelerare il loro processo di crescita, è necessario, se vogliamo che anche loro imparino a comprendere bene il tutto, di avviare una sorta di pre-lettura. Capire, cioè, l’argomento che si andrà ad affrontare.
Un tempo questo suggerimento veniva dato, appunto, ai bambini ma si è capito che questo discorso vale anche per gli adulti. Praticamente, se vuoi comprendere meglio un testo, vedi prima di cosa parlano i singoli capitoli, in modo da ‘proiettare’ il cervello nella comprensione di quel tipo di testo.
La carta (per ora) vince sull’e-book
Al momento, chi studia su carta ha maggiori facilità di comprensione
I ricercatori dell’Università del Michigan lo hanno dimostrato, pubblicando il tutto sulla rivista Pediatrics: al momento, i libri cartacei facilitano la comprensione rispetto agli e-book.
Non è ancora chiaro il motivo (e magari ce n’è più di uno) ma ci sono, però, svariate ipotesi che portano a questa conclusione. Innanzitutto la vista: gli e-book possono essere quanto più ‘eyes-friendly’ possibili ma si sta comunque prendendo visione di ciò che c’è scritto su uno schermo. E, a oggi, leggere su carta è oggettivamente meno affaticante per gli occhi rispetto all’e-book.
Un altro motivo potrebbe essere legato al senso ‘tattile’ che produce la carta: ‘toccare’ con mano ciò che si sta leggendo stimola altri sensi e, si sa, soprattutto per quanto riguarda il corpo umano, la somma non è semplicemente il totale ma è molto più di più.
Comprendere che non puoi ricordare tutto
Rassegnati: non ricorderai mai riga per riga
Sì, è vero. Gli studenti di Giurisprudenza – costretti a ricordare leggi e normative a memoria – staranno adesso strabuzzando gli occhi. Ma è la sacrosanta verità. E, anzi, partire con questa convinzione probabilmente ti fa mettere l’anima in pace e ti fa studiare con più serenità.
Nessuno, e questo va sottolineato, riesce a imparare e ricordare tutto ciò che è scritto in un libro, riga per riga. Certo, si possono ricordare gli argomento principali, quel particolare trafiletto, quella (sempre collegandoci a Giurisprudenza) particolare legge, ma non si può certamente rimembrare cosa c’è scritto al rigo 9 di pagina 15. Impossibile e deleterio.
Fare delle associazioni
La mente umana funziona per collegamenti. Perché non sfruttare questa proprietà?
Collegare quanto si legge a un qualcosa di personale facendo delle associazioni aiuta a comprendere meglio ciò che si vuole apprendere. È stato provato scientificamente più di una volta: se per un concetto complesso si va per associazioni, allora è più probabile che tu possa ricordartelo.
Ad esempio, se devi imparare la geografia e vedi un monumento A dal nome complesso però, in un tuo viaggio lo hai visto di persona, probabilmente ti risulterà più facile ricordarlo. Non solo: magari, colleghi una data importante – ad esempio la presa della Bastiglia di martedì 14 luglio 1789 – a una ricorrenza, che può essere il giorno del tuo compleanno o di una persona a te cara.
Ripeti ad alta voce
Ripetendo ad alta voce i concetti ti rimangono più impressi
Lo fanno tantissimi studenti ed è un metodo che non passa mai di moda, nonostante internet e la tecnologia. Una volta che si è letto, sottolineati i punti salienti, si ripete ad alta voce ciò che si è appreso.
Ripetendolo il cervello memorizza ciò che stai dicendo e, quindi, apprendi più velocemente quello che stai leggendo. È come, praticamente, se ti rimasse impresso. E non sfruttare questo vantaggio sarebbe davvero un peccato. Ovviamente, però, ricorda che sarebbe preferibile stare solo in questi momenti per evitare imbarazzi o disturbi e, inoltre, ripetere ad alta voce non significa urlare. Puoi anche semplicemente mantenere il tono di voce identico a come se stessi parlando.
L’ispirazione per scrivere questo articolo l’ho avuta dopo aver letto il blog di efficacemente.com, portale storico sulla crescita personale.