Anche se l’influenza può sembrare una banalità, è la prima causa di morte per infezione. In particolar modo, comporta dei rischi per i bambini e gli anziani. Gli esperti hanno confermato che alla metà di Ottobre il virus influenzale comincerà a colpire la popolazione italiana. La copertura vaccinale è fondamentale, bisogna vaccinarsi in modo da rendere sicuri gli ambienti anche per chi non può farlo per malattie che causano immunodeficienza. Anche quest’anno i medici consigliano il vaccino quadrivalente, capace di proteggere dalla maggior parte dei virus influenzali previsti.
La copertura vaccinale nel nostro Paese attualmente è circa il 50% però gli esperti raccomandano di raggiungere almeno il 75%, meglio il 90% tra gli ultra sessantacinquenni. Infatti, gli anziani aumentano il rischio di ictus del 6% durante l’influenza. Tuttavia, quella prevista, è un’ondata influenzale più “leggera” che colpirà, secondo le stime, molte meno persone di quelle che si sono ammalate nello scorso biennio e durerà anche di meno, con sintomi più lievi. Ovviamente dipende dai casi e dall’organismo delle persone.
La correlazione tra freddo e virus
Con l’arrivo del primo freddo, i virus prolifereranno e si diffonderanno più velocemente. La correlazione tra un ambiente freddo e la diffusione dei virus è un tema molto dibattuto tra gli esperti. Le temperature più basse, infatti, indeboliscono le difese immunitarie e raffreddano le vie aeree, permettendo ai virus di proliferare.
Altri virus, invece, “vivono” meglio al freddo, trovando nei climi rigidi l’ambiente perfetto per la proliferazione. Un ulteriore fattore che consente ad i virus di diffondersi con maggiore facilità sono i luoghi chiusi. Infatti, la vicinanza con persone che hanno contratto un virus favorisce la replicazione dei microorganismi. Si può affermare quindi che sono un insieme di fattori a consentire ad i virus di ritrovare nel freddo la condizione ideale per diffondersi e non le temperature basse in modo generico.
I piccoli accorgimenti da tenere in considerazione in caso di influenza
Fermo restando il consiglio di vaccinarsi perché prevenire è meglio che curare, in caso si contragga l’influenza ci sono dei metodi per curarsi ed evitare il contagio con altre persone. In primis è fondamentale la pulizia, lavarsi sempre le mani con il sapone dopo essere entrati in contatto con ambienti potenzialmente infetti. Poi, cambiare spesso fazzoletto ed evitare di tenerlo in tasca, igienizzarsi le mani dopo lo starnuto con un detergente mani da borsetta o una salviettina imbevuta. Inoltre è consigliato non coprirsi troppo, al contrario di ciò che si può pensare, e tenersi idratati.
Per quanto concerne i farmaci, gli antibiotici sono inutili nel trattamento dei sintomi influenzali. Molte persone, però, (in particolare i giovani), hanno l’errata convinzione che assumere questo tipo di farmaco è l’arma più potente per contrastare l’influenza. I farmaci consigliati invece sono gli antipiretici, gli antidolorifici e sciroppi per la tosse in caso di tosse persistente.
Ovviamente prima di assumere le medicine è necessario rivolgersi ad un medico, in modo da utilizzarli solo in caso di effettiva necessità. Per sintomi lievi e non persistenti sarebbe meglio evitare l’assunzione e lasciare che l’influenza vada via da sola, con qualche giorno di riposo.
